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mercoledì 15 aprile 2009

SATIRA IN TV: PER RIDERE, PER RIFLETTERE.

A chi può far male la satira di Maurizio Crozza? Chi può dire di essere veramente danneggiato da un comico che chiama le cose con il loro nome - ahimè, oggi solo ai comici è rimasto il coraggio di farlo -, che si ritaglia uno spazio per far sorridere e riflettere sull'unica rete televisiva che si permetta di fare opposizione? Non è forse un arricchimento collettivo sentire, non dico sempre, ma almeno ogni tanto, una voce diversa e contro corrente? Qualcuno che mostri un punto di vista alternativo, che spieghi quanto c'è dietro i proclami politici e i talk show che nel tentativo disperato di rispettare la par condicio sollevano polveroni di chiacchiere e rumori noiosi: non è forse servizio pubblico questo?

Eppure qualcuno si sente offeso e grida allo scandalo. E' vero, nelle sue copertine di Ballarò Maurizio Crozza è spietato e si diverte a prendere di mira esponenti di tutti gli schieramenti. Nell'ultima puntata è toccato al Ministro Roberto Maroni e al direttore di Panorama Maurizio Bel Pietro, ospiti in studio: "Ma non doveva essere una puntata sul meglio dell'Italia?", si è chiesto il comico irriverente.

Ma, signori miei, a partire dall'antica Grecia - modello di democrazia e civiltà - questa si chiama satira, e viva Dio! L'intervento di Crozza ha brillantemente messo in luce alcuni paradossi: l'ospedale de L'Aquila che forse non ha mai rispettato i criteri di agibilità e quindi è da sempre abusivo; il Tribunale, crollato per le stesse ragioni e diventato esso stesso corpo del reato. La satira politica ridicolizza i personaggi pubblici e in questo modo fa ridere, ma soprattutto denuncia, sottolinea aspetti della realtà che altrimenti resterebbero taciuti. Maurizio Crozza assolve pienamente a questo compito.

A chi si indigna per le sue battute suggerisco umilmente di badare ad altre storture dell'informazione televisiva. Cen'è per tutti: direttori di testata che sfruttano lo spazio a loro disposizione per perorare cause personali - Emilio Fede dedica dieci minuti del Tg4 alla notiziona (!) della sua assoluzione dall'accusa di calunnia nei confronti della giornalista Giuliana Sgrena -, o per "monitorare lo stato di salute del governo grazie al generoso contributo dei portavoce".
Ma soprattutto, in questa fase difficile segnata da crolli finanziari e fisici, non perdiamo la capacità di farci una risata!

1 commenti:

Luca ha detto...

Stai passando troppo tempo in mia compagnia. Questo post è molto "fofa".. ^_^ Inutile dire che concordo in toto.