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martedì 13 ottobre 2009

TV E LINGUAGGI: CHE FINE HA FATTO IL RISPETTO?

Eh no, così non va! Nell'ultima settimana (troppo tardi, forse) ho colto con sconcerto un involgarimento del linguaggio usato in tv nei confronti delle donne.

Mi riferisco, in particolare, a due esponenti femminili della politica e della carta stampata, apostrofate con inaudita violenza. A nessuno - tantomeno a chi ci governa - è permesso offendere una signora davanti a milioni di spettatori, con frasi del tipo "Lei è più bella che intelligente"... Da non crederci. Chiunque, a prescindere dal sesso o dal credo politico, dovrebbe provare indignazione di fronte a un tale abuso.

In televisione, come nell'agone politico, si dovrebbe mantenere un contegno superiore che in qualunque altro contesto e dare il buon esempio. Invece ci tocca assistere di continuo a siparietti mortificanti che, attraverso la rete, fanno il giro del mondo. Proprio una bella pubblicità!

Ma non finisce qui. La giornalista del Corriere della Sera Maria Laura Rodotà è stata definita "pappona" - ovvero sfruttatrice e protettrice di prostitute - dal patron di Striscia la Notizia Antonio Ricci. Ma cos'ha mai fatto la Rodotà per meritarsi un tale insulto? Un bel niente, a parte combattere il velinismo dalle colonne del Corriere, con ironia e intelligenza - le donne che non avessero ancora letto i suoi editoriali farebbero bene a procurarsene una copia -.

Tante e tali sono le ritorsioni cui va incontro chi si spende per risvegliare il senso civico del gentil sesso: chi si azzarda a ricordare che la famosa "altra metà del cielo" troppo spesso viene mortificata, non solo dal piccolo schermo, ma anche dalla società misogina. E a tutti i livelli: nelle aziende, in politica, nelle università.

Personalmente, seguo Antonio Ricci dai tempi del Drive In e trovo sia un geniale innovatore del linguaggio televisivo. Tuttavia, voglio sposare la tesi di Sabina Ciuffini, storica valletta di Mike Bongiorno: Ricci si è fermato alle scollature mozzafiato delle ragazze fast-food, mentre avrebbe potuto, grazie al suo talento creativo, divertire il pubblico in mille altri modi.

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