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giovedì 29 ottobre 2009

IL VERO DRAMMA DEL SERVIZIO PUBBLICO.

I video più cliccati su youtube sono estratti dai talk show politici targati Rai. La battuta inelegante rivolta all'onorevole Rosy Bindi e lo sfogo telefonico del Premier Berlusconi a Ballarò sono veri e propri tormentoni.

Ma allo stupore, nel primo caso, e alle risate, nel secondo, deve necessariamente seguire una riflessione sullo stato di salute del servizio pubblico. Già. Perchè questi episodi, degni della migliore tradizione dell'avanspettacolo, sono un segnale allarmante.

Povera tv di Stato, squartata e divorata da famelici predatori. E infine insultata, condannata senza diritto di appello. Ben inteso, gli abusi in Rai sono bipartisan: una vera tragedia!

Quanto tempo abbiamo dovuto aspettare prima che le correnti interne al Pd si mettessero d'accordo sul nuovo direttore del Tg3? Bianca Berlinguer è una brillante giornalista cresciuta alla scuola di Sandro Curzi, ma è un'eccezione. Spesso ai direttori di reti e telegiornali non sono richieste competenze giornalistiche o televisive. I criteri sono altri.

A rimetterci è la qualità del prodotto, ovviamente. Quindi, il pubblico a casa, sedato e costretto inconsapevolmente ad accontentarsi.

In questi giorni, per esempio, fa sorridere (ma anche no!) l'affannosa ricerca dell'Anti Santoro. Il centro destra sta cercando un conduttore cui affidare un talk show che faccia da contrappeso al discusso Annozero. Maurizio Belpietro potrebbe essere l'uomo giusto, ma Brunone Vespa si ingelosirebbe. Monica Setta, allora... Ma no! Meglio Gianluigi Paragone, che fa contenta la Lega!

Non è un problema di destra e sinistra: tutti i politici temono la televisione e sentono il disperato bisogno di controllarla. Quando vengono invitati in trasmissione, gli esponenti di entrambi gli schieramenti danno libero sfogo alle proprie insicurezze, rendendosi protagonisti di siparietti poco edificanti.

Proprio stamattina ho letto e condiviso un appello del presidente Gianfranco Fini: la tv non va usata dai politici come un megafono per proclami e slogan. Non è questa l'idea giusta di servizio pubblico. Sarebbe opportuno abbassare i toni, preferire un'esposizione chiara dei fatti e - perchè no? - delle diverse opinioni alle risse da hooligans.

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