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lunedì 12 ottobre 2009

MARIA, LA SANGUINARIA.

Stare a casa di sabato sera può essere utile e a capire il fenomeno mediatico "Maria De Filippi". La regina degli ascolti Mediaset a C'è Posta per Te è nella sua più ricca riserva di caccia: diversamente da Uomini e Donne, Maria sembra partecipare ai drammi degli ospiti in studio, si autoconvince di provare empatia, tanto che lei stessa arriva a crederci.

Ma no. In realtà la De Filippi è una cinica anchor-woman, una professionista geniale che ha inventato un nuovo modo di fare televisione. Nessun'altra riuscirebbe a scoperchiare il vaso di pandora di una mamma (napoletana, ahimè) caduta in depressione a causa del matrimonio di suo figlio: "E' stato come se me lo avessero strappato dalla pancia, Maria - geme la donna, ormai devastata dagli psicofarmaci -, me lo hanno tolto, Maria"!

E così mamme possessive (più che chiocce, cozze attaccate allo scoglio), amanti morbosi e inguaribili adulteri invocano l'aiuto della taumaturga Maria... Attenzione, Maria De Filippi!

Perfino quella che potrebbe sembrare una mano tesa a un uomo che da quattro anni è disoccupato e per questo desidera chiedere perdono alle figlie, non è che un pretesto per far esibire Marco Carta. Il piccolo Marco piglia tutto, vincitore di Amici e del Festival di Sanremo; la scimmietta di pezza preferita della cinicona Maria.

Il segreto del successo di C'è Posta per Te? Semplice: la funzione consolatoria. Sdraiato sul divano di casa, incazzato nero perchè ti è andato a monte il sabato sera, guardi i casi umani della De Filippi e pensi: "Però, c'è chi sta molto peggio di me"! Che furbastra, la Maria!

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