Finora non ho mai linkato e commentato video, ma stavolta non ho saputo resistere: si tratta di un frammento che mi ha emozionato molto e che vorrei condividere.
Solo per ricordare che la tv non è una roba che può fare chiunque: dietro ai grandi spettacoli, ai momenti che restano nei cuori degli spettatori, ci sono competenze e lavoro duro, la ricerca nel linguaggio, ma soprattutto lo stile. Nel gesto di Corrado che si slaccia la cravatta ai saluti finali di Canzonissima c'è il contegno e il rispetto per il pubblico, ma anche la voglia di rivelare la propria umanità. Corrado parla del suo come di uno spettacolo semplice e al pubblico in sala dice: "I ringraziamenti vanno fatti a voce bassa, altrimenti sembrano esagerati". Come non rimpiangere tanta classe?
Ora mi taccio, nella speranza di rivedere prima o poi la televisione fatta per, non dalla gente comune.
http://www.youtube.com/watch?v=FDo1He4GmcI&feature=related
sabato 13 giugno 2009
QUESTA E' STORIA.
Pubblicato da gianluca alle 06:44
Etichette: canzonissima '70, corrado, raffaella carrà
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