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giovedì 11 giugno 2009

IN SCENA IL TERRORE NELLA NOTTE DI RAI2.

La linea d'ombra, ovvero la zona grigia tra il lecito e l'illecito, la frontiera oltre cui l'uomo diventa criminale. Come e perchè nasce un delitto? E' questa la domanda cui il criminologo Massimo Picozzi cerca di dare risposta attraverso dieci racconti da brivido: storie vere intrise di sangue, tra le più agghiaccianti della cronaca degli ultimi decenni.

La linea d'ombra è un programma costruito con la cura e la ricercatezza di una regia cinematografica: tutto - dalle musiche, alle voci narranti, alla fotografia - contribuisce a creare suspense. Alle immagini vere, fotografie delle vittime o servizi dei telegiornali, si alternano sequenze di grande impatto narrativo, come tratte da un film dell'orrore, accompagnate da citazioni letterarie.

In realtà, le storie basterebbero da sole a tenere il pubblico col fiato sospeso, meglio di un qualsiasi telefilm poliziesco. Già, perchè La linea d'ombra, oltre a ricostruire la scena del crimine, indaga nella mente dell'omicida, ripercorrendone il vissuto. Scavare nel passato fino ad arrivare alle origini del male; scovare quei segni premonitori che sempre vengono trascurati o sminuiti.

Ogni puntata del programma è dedicata a un diverso serial killer: Stevanin il killer delle prostitute, Dahmer il cannibale di Milwaukee, Kuklinski l'uomo di ghiaccio. Nei loro sguardi il vuoto; nelle loro voci una calma terrificante.

I testi sono di Massimo Picozzi, che, come un drammaturgo, riesce ad associare il pathos necessario a una profonda conoscenza del criminal profiling. La regia del programma, in onda il martedì su Rai2 alle 23.40, è di Guido Morandini.

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