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giovedì 3 settembre 2009

THE MENTALIST E L'ISPETTORE COLIANDRO: EROI A CONFRONTO.













Finalmente anche gli irriducibili dell'analogico possono godersi The Mentalist (ogni mercoledì sera su Italia 1), la serie americana lanciata nel 2008 dalla Cbs e importata in Italia lo scorso aprile dal canale Joi di Premium Gallery.

The Mentalist appartiene al genere poliziesco: a renderlo diverso e interessante è la personalità del protagonista, Patrick Jane, un ex truffatore che, dopo aver perso tragicamente moglie e figlia, decide di mettere la sua "sensitività" al servizio della polizia. Jane riesce a leggere nella mente delle persone, a cogliere segni che per gli altri sono dettagli irrilevanti. Il suo intuito ne fa un geniale consulente del California Bureau of Investigation.

Patrick Jane è un dandy di ultima generazione: biondo ed elegante in completi giacca e panciotto, sorride con sufficienza alle donne che lo circondano. Un eroe molto diverso dal nostrano Ispettore Coliandro (ogni martedì su Raidue in prima serata), che da un paio di settimane è tornato a riscuotere successi. Jane e Coliandro: due tipologie di uomini - e di personaggi - a confronto. Sono entrambi bellocci e hanno fiuto da vendere, ma uno - l'americano - somiglia al leggendario Dorian Gray, l'altro - l'italiano - al più ruspante ma altrettanto mitico Er Monnezza.

Interpretato da Giampaolo Morelli, Coliandro va in giro con la giacca di pelle e le Ray Ban a goccia: a spregio delle polemiche leghiste, parla un fiero e colorito romanesco.

Uno solo il tratto comune a questi due segugi: l'istinto, un mix di acume e sensibilità che li guida nella risoluzione dei casi più avvincenti. Dimenticavo: sono entrambi da non perdere

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