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mercoledì 23 settembre 2009

TV AUTOREFERENZIALE E PASSATISTA.

La domanda nasce spontanea: cosa c'è di nuovo nella nuova stagione televisiva? Ieri Raiuno ha mandato in prima serata Tutti pazzi per la tele, lo show della nostalgia condotto da Antonella Clerici: ma si può parlare ancora della caduta di Mara Venier, travolta dall'impedito Luca Giurato nella Domenica In 1996/97? Oppure di Enrico Mentana che a Quelli che il calcio litiga al telefono con Francesco Giorgino? Cos'altro c'è da dire, o da ricordare?

Come se non bastasse, Raiuno continua a riciclare in seconda serata: a Porta a Porta c'è il cast al gran completo de Un medico in famiglia; il pretesto è lanciare la nuova serie, la sostanza è ricordare gli episodi più belli.

Insomma, l'ammiraglia della tv pubblica passa quattro ore a ravanare nel passato e a celebrare la bella televisione che fu. Ora, se questa non è crisi dei contenuti, ditemi voi! Prima ancora dei soldi, mancano le idee originali e il coraggio di rischiare. Perchè provare a offrire un prodotto nuovo, quando si può riscaldare la solita minestra? La tv se la canta e se la suona: si rivede, si commenta... Si ricicla.

La scusa ufficiale, "è quello che vuole la gente", pretende di nascondere, in Rai come in Mediaset, il fatto che non c'è più niente da dire e che non si ha voglia di cercare argomenti nuovi.

Guardare al passato può essere più comodo, ma anche autoreferenziale e distruttivo.

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