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giovedì 19 marzo 2009

L'EREDITA' DI ALBERTO CASTAGNA.

E' mercoledì sera e quasi mi sorprendo a beccare su rete4 una nuova puntata di Stranamore: dopo quindici anni il famoso camper gira ancora l'Italia a caccia di cuori infranti, ma a guidarlo non c'è più Alberto Castagna. Certo, Paolo Brosio gli somiglia, specialmente quando indossa il berretto di lana e sorride alla gente che lo accoglie in casa, ma non è il dottor Stranamore.

Tra i tanti varietà nati da Portobello Stranamore è quello che ancora oggi occupa un posto speciale nel cuore del pubblico televisivo. Nel 1994 la produttrice Fatma Ruffini decide di riprendere la rubrica Fiori d'arancio di Portobello e di creare un programma che racconti e, possibilmente, risolva le pene d'amore della gente comune. Stranamore ottiene subito un successo clamoroso e diventa tutt'uno con il suo volto storico: Alberto Castagna resterà il conduttore e l'anima del programma fino al 2005, l'anno della sua morte. Le prime edizioni vanno in onda su Canale5, regalando all'ammiraglia Mediaset ascolti record. Il format è semplice: storie di coppie in crisi che tentano la riconciliazione chiedendo aiuto alla tv. Puntata dopo puntata, il camper di Stranamore, preceduto nelle sue incursioni dall'immancabile All you need is love dei Beatles, entra a far parte dell'immaginario collettivo. Con la scusa di soccorrere i cuori infranti di tutta Italia, Alberto Castagna non perde occasione di mostrarci angoli poco conosciuti, ma sorprendentemente belli dello Stivale.
Stranamore è Alberto Castagna, c'è poco da fare. Quando nel '98 il conduttore viene colpito da un doppio aneurisma la trasmissione chiude i battenti. Tre anni dopo, con la guarigione di Castagna, lo show riparte, ma su Rete4 e con risultati meno lusinghieri. Dopo la morte di Alberto Castagna Mediaset decide inizialmente di cancellare il programma, ma nel 2006 Stranamore torna in onda con Emanuela Folliero.

Ancora oggi quando arriva il camper di Stranamore è subito festa: ovunque la gente accorre curiosa e divertita, un miracolo senza tempo! Ma fa specie non trovarvi più Alberto Castagna: la sua umanità e l'aria piaciona lo rendevano uno di famiglia; le persone non resistevano al suo sorriso e lo accoglievano in casa con affetto. Castagna ha portato la televisione nelle strade, tra la gente, con semplicità e con una tenerezza accresciuta dalla malattia. Mi piace ricordarlo come una delle pagine più vere della tv.

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