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giovedì 30 luglio 2009

NESSUNO TOCCHI SANREMO

Ora basta! Toccatemi tutto, ma Sanremo proprio no!

Le discussioni di questi giorni su dialetti e culture locali hanno l'unico pregio di fornire a chi si rilassa sotto l'ombrellone uno spunto per chiacchierare. Mi guardo bene dall'alimentare la polemica sulla proposta leghista di selezionare i prof in base alla conoscenza del dialetto e delle tradizioni della regione in cui si trasferiscono a insegnare. Ma di fronte all'ultima, ridicola uscita del Carroccio proprio non so tacere: una sezione dedicata ai dialetti al Festival di Sanremo. Ma per piacere!

Devo essere io a ricordare ai nostri politici che Sanremo è il Festival della Canzone Italiana? Che va in onda fin dalla nascita della tv di stato proprio per il suo indiscutibile contributo al sentimento di unità nazionale? La Rai negli anni '50 ha aperto gli occhi a siciliani, laziali e friulani sulla loro italianità: per la prima volta ha proposto questo senso di appartenenza comune, avvalendosi anche del supporto musicale di Sanremo. Tutto lo stivale cantava Modugno e si sentiva unito.

Certo, il Festival non ha mai negato alle tradizioni locali lo spazio che meritano: penso ai Tazenda o a Nino D'Angelo. Ma una sezione specifica per i canti dialettali... Insomma, è o non è la festa della canzone italiana? Conterà pur qualcosa il fatto che da Pordenone a Lampedusa abbiamo tutti la stessa cittadinanza?

Da amante di tutti i dialetti e appassionato conoscitore del proprio, così incisivo e ricco di sfumature, amo parlare e scrivere nella mia lingua, l'italiano. E adoro il bel canto all'italiana, celebrato dal Festival di Sanremo. Una tradizione che il mondo ci invidia e che dovremmo imparare a valorizzare.

1 commenti:

sascia ha detto...

sono con te. I "capricci" del Carroccio devo essere accontentati..chissà come mai..Si fa di tutto per dividere quello che, se vgliamo dirla in modo retorico, con tanta fatica si è portato all'unità. L'unica cosa che vorrei aggiungere è che la nostra tradizione canora dovrebbe su serio un po' svecchiarsi. Siamo troppo legati al fatto che su palco dell'Ariston debbano comparire cantanti con canzoni melodiche. Ritmi amorosi e sdocinati. Vada per il romanticismo, che da sempre ispira la musica, purchè la maggior parte dei cantanti non somigli ad Albano.Si scrive così?
p.s. spesso le più belle canzoni d'amore sono scritte da gruppi rock..dovrebbero presentarsi più spesso alle selezioni ...o magri non venie esclusi..
ho finito. baci